“Mi dispiace, ma stiamo riducendo il personale”
“Mi dispiace, ma stiamo riducendo il personale”
LA DIREZIONE lo chiamava “Super Marco”. * In sei anni di lavoro, con le sue idee innovative, aveva fatto risparmiare all’azienda un sacco di soldi. Perciò, quando fu convocato in ufficio da un dirigente, Marco si aspettava un aumento o una promozione. Invece gli venne detto senza tanti preamboli: “Mi dispiace, ma stiamo riducendo il personale”.
Marco non riusciva a crederci. “Guadagnavo bene e amavo il mio lavoro, ma all’improvviso tutto stava andando a rotoli”, dice. In seguito, quando raccontò a sua moglie Linda quello che era successo, anche lei ne rimase sconvolta. “Mi sentii raggelare il sangue”, ricorda. “Pensai: ‘E adesso come facciamo?’”
Come dimostra il grafico qui sotto, milioni di persone vivono lo stesso dramma di Marco. Tuttavia le cifre non possono descrivere il devastante impatto emotivo provocato dalla perdita del lavoro. Pensate a Raúl, un immigrato del Perú che fu licenziato dopo aver lavorato per 18 anni in un grande albergo di New York. Raúl cercò lavoro, ma senza risultati. “Avevo mantenuto la famiglia per quasi trent’anni”, dice, “ma ora mi sentivo un fallito”.
Il caso di Raúl dimostra un fatto ben noto a chi è disoccupato: la perdita del lavoro ha ripercussioni che vanno oltre le difficoltà economiche. Spesso è qualcosa che sconvolge profondamente. “Iniziai a sentirmi inutile”, dice Renée, il cui marito Matthew rimase senza lavoro per più di tre anni. “Se non hai niente, gli altri ti trattano come una nullità e dopo un po’ cominci a vederti come ti vedono loro”.
Come se il fardello emotivo non bastasse, chiunque si ritrovi tra le file dei disoccupati deve affrontare anche la sfida di vivere con meno. “Quando stavamo bene finanziariamente non abbiamo mai pensato di fare economia”, dice Marco. “Ma di fronte alle consuete spese da sostenere, e non avendo trovato un lavoro, non potemmo fare altro che ridurre il tenore di vita”.
Mentre si è alla ricerca di lavoro bisogna anche fare i conti con lo stress mentale ed emotivo che la disoccupazione provoca. Forse si deve anche imparare a vivere con meno. Vediamo innanzi tutto due cose che si possono fare per affrontare il disagio emotivo.
[Nota in calce]
^ par. 2 In questa serie di articoli alcuni nomi sono stati cambiati.
[Grafico a pagina 3]
(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)
Numero di disoccupati nel 2008 in tre paesi
Giappone 2.650.000
Spagna 2.590.000
Stati Uniti 8.924.000